Una buona e costante manutenzione del tappeto erboso ci permette di mantenere in buona salute anche il più difficile "prato all'inglese"; ricordiamo che molti miscugli per tappeto erboso necessitano, per uno sviluppo equilibrato e compatto, di costanti tosature, annaffiature e concimazioni. Anche quando le cure sono assidue può capitare che un tappeto si presenti danneggiato, con punti spogli, macchie ingiallite o luoghi in cui le piantine si sono diradate; questo può avvenire a causa di malattie fungine, ma anche semplicemente per il gelo invernale o per l'eccesso di sole o di siccità durante l'estate, come anche a causa del passaggio di persone o animali.
Per effettuare la rigenerazione del prato si scelgono di solito mesi con temperature miti, esenti da gelo e con buone precipitazioni; questo per evitare che il gelo o il sole cocente vadano a rovinare le giovani piante. Le precipitazioni poi ci aiutano ad evitare un eccessivo spreco di acqua in annaffiature; per rigenerare il prato si prediligono quindi i mesi di febbraio-marzo o di settembre-ottobre; nelle regioni con inverni molto miti si può provvedere a questa operazione anche in dicembre o in gennaio.
Per una buona rigenerazione del prato provvediamo prima a controllare che il nostro tappeto erboso sia in buona salute: quindi controlliamo la presenza di muschio o di ampie macchie circolari con erba ingiallita. Nel primo caso ricorderemo di concimare con fertilizzanti ricchi in ferro, inoltre l'operazione stessa di rigenerazione ci permetterà di migliorare l'arieggiamento dell'erba e la struttura del terreno, prevenendo l'ulteriore sviluppo di muschio. Per quanto riguarda gli ingiallimenti localizzati potrebbe trattarsi di malattie fungine, che provvederemo a trattare qualche settimana prima di procedere alla rigenerazione del tappeto erboso, per evitare che tali malattie dilaghino per tutto l'appezzamento.
La prima operazione che praticheremo consisterà in una rasatura del prato molto bassa, a soli 3-5 cm di altezza, in modo che tra le piccole zolle di erba si veda il terreno sottostante; rimuoviamo accuratamente ogni residuo dello sfalcio, che potremo compostare o conferire al servizio di nettezza urbana.
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Il prato necessita di una costante irrigazione e tagli frequenti (1 volta a settimana) nel periodo primavera – estate – autunno, quando l’attività di crescita è rigogliosa, occorre togliere il feltro che si deposita sul prato ed arieggiare per dare la possibilità ad acqua e luce di raggiungere le radici dell’erba, concimare con concimi ricchi di azoto in primavera ed estate, mentre in autunno con sostanze a base di potassio e fosforo. Inoltre in primavera ed autunno, periodi di semina, possiamo intervenire sul prato per riseminare le zone danneggiate ed eventuali buche. In inverno con la caduta delle foglie dagli alberi provvedere a rastrellarle via dal prato per evitare che la loro decomposizione danneggi il manto erboso.
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