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togliere le erbe infestanti, questo si ottiene con diverse tecniche (vedi tecniche di diserbo)
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eseguire i tagli in tempi brevi, per evitare un ingiallimento per mancanza di luce alla base dell’erba. In agosto lasciare l'erba un po' più alta, in quanto resiste meglio ai periodi di siccità.
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innaffiare i prati dopo ogni taglio per facilitare la ripresa vegetativa della piantina, è opportuno irrigare con grandi volumi d’acqua con intervalli di tempo più lunghi, questo per spingere la pianta a produrre radici più in profondità e più forti in grado di assorbire più sostanze nutritive.
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Arieggiare il terreno ogni 20 30 giorni. Utilizzare dei rastrelli a lame verticali per togliere le piantine morte da eventuali trattamenti diserbanti e per rompere la crosta che si forma sul terreno dovuta alla pioggia battente ed al calpestio. Si possono utilizzare anche macchine arieggiatrici o carotatrici che prelevano una carota di terra per aumentare il ricircolo d’aria alle radici.
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Concimare bene è fondamentale per avere un buon tappeto erboso, non è necessario utilizzare grandi dosi di concimi, quello che serve per un buon risultato è la costanza. Effettuare più concimazioni all’anno con basse dosi di concimi chimici, il concime deve essere ternario e contenente dei micro elementi, fondamentale per il prato è la presenza di ferro che permette alle radici di assorbire le sostanze nutritive che gli andremo a fornire. Le sostanze necessarie sono azoto, potassio e fosforo, per questo esistono in commercio miscele di concimi specifici pronte per prato. Le quantità di concime da utilizzare vengono indicate di solito sulle confezioni.
Se la struttura del terreno è in buono stato è sconsigliato l’utilizzo di sostanze organiche come letame e humus che potrebbero essere ricche d’erbe infestanti e miceli di funghi parassiti.
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Nel periodo autunno invernale, è opportuno raccogliere le foglie cadute dagli alberi sistematicamente, questo per evitare l’insorgere di pericolose malattie fungine e l’ingiallimento per mancanza di luce dell’erba.