Il Clima umido 2023 e le ricadute sulle colture

Mai come questo 2023 si e' presentato in Italia e in Sicilia un clima così piovoso e umido nei periodo maggio - giugno.

I nostri utenti si sono domandati quali ripercussioni può avere questo clima insolito sulle varie colture.

Bene oggi vogliamo dedicare un post sull'argomento ritenuto ormai attuale e prioritario

Il clima piovoso degli ultimi mesi in Sicilia può causare in primis problemi fungini alle seguenti colture:

  1. Frumento: L'eccessiva umidità del terreno e dell'aria favorisce lo sviluppo di malattie fungine come la ruggine del frumento e la fusariosi.

  2. Vite: Le piogge frequenti e l'alta umidità possono aumentare il rischio di malattie fungine come  la peronospora e da luglio l'oidio.

  3. Ortaggi: Gli ortaggi sono particolarmente soggetti alle malattie fungine in condizioni di alta umidità. I funghi patogeni che colpiscono gli ortaggi includono la muffa grigia, marciumi radicali , peronospera.

In generale, è importante adottare misure di prevenzione e controllo delle malattie fungine, come il controllo delle malattie tramite la rotazione delle colture e l'utilizzo di fungicidi se necessario. Inoltre, è fondamentale adottare tecniche di drenaggio del suolo e di gestione dell'acqua per evitare l'accumulo di umidità nel terreno

 

Andiamo ora a un altro punto importante: le infestanti.

L'andamento incerto del meteo e il terreno particolarmente umido non permette le dovute coltivazione per la gestione delle infestanti primaverili.

La crescita delle infestanti inoltre e' accelerata poichè le piogge frequenti ne favoriscono lo sviluppo vegetativo.

Si sono create quindi diverse zone colturali particolarmente infestate, su vigneti e grano, ma anche su ortive frutteti e mandorleti.

Non consigliamo di insistere sulle coltivazioni superficiali se prima il terreno non è del tutto asciutto, una coltivazione superficiale col terreno umido favorirebbe l'insorgere di malattie fungine come peronospera e oidio.

Intervenire tempestivamente sulle orticole, invece,  potrebbe aiutare a  prevenire marciumi radicali.

 

 

 

Approfondiamo ora il problema allegagione.

Forse non tutti sanno che l'allegagione e' un processo della pianta strettamente legato alla sua vigoria.

Quando la pianta trasforma ( per dirla semplice) i fiori in frutti, la stessa deve avere delle condizioni climatiche favorevoli in termini di temperatura e umidita.

Inoltre e' bene che la stessa rivolga molta enegia all' allegagione a discapito dello sviluppo fogliare.

questo ecceddo di acqua e umidita invece, incentiva molto lo sviluppo fogliare e questo potrebbe andare a discapito dell'allegagione.

In sintesi troppe foglie pochi frutti.

Questa opzione si registra in giugno su vigneti ,alberi da frutta(dipende dalle cultivar)  e oliveti, questo e' infatti il periodo di allegagione di queste colture.

Se possibile si puo trattare con rame o zolfo per diminuire la vigoria delle piante, specialmente quella eccessiva.

Bagnature prolungate pericolose sui pescheti

Su  pescheti per esempio il persistere della umidita crea inoltre la "bolla".

Quando si verificano almeno 15 ore di bagnatura e  basse temperature tra 5 e 15 gradi  si puo presentare nelle gemme delle pesche il fungo che causa la "bolla".

I sintomi della malattia compaiono solo dopo circa 14 gg, le foglie giovani si arricciano e l'effetto delle pioggia propaga il patogeno.

I fungicidi di copertura più efficaci da utilizzare in questa fase sono captano e ziram  ( non piu di 2 applicazioni a stagione).   Inoltre  durante l'attacco si possono usare i fungicidi appartenenti alla famiglia chimica degli IBE, difenconazolo e similari.